2006年02月26日

Viareggio: Roma 0-4 Juventus


ancora una volta.... zitti, 4 e a casa.
giovinco, è un fenomeno. grande primavera, troppo forti...
grazie chiarenza... merita allenatore della prima squadra

Reti: 6'pt Zammuto, 29'pt Cuneaz, 43'pt Paolucci, 5'st Maniero.

ROMA:
Pipolo, Seppani (13'st Poli), Freddi (1'st Palermo), Magliocchetti, Grillo (11'pt Polverini),
Rosi, Greco, Giacomini, Marsili, Okaka, Cerci.
A disposiz.: Della Luna, Mottola, Ianniciello, Bianchini.
Allenatore: De Rossi.

JUVENTUS:
Scarzanella, Pisani, Zammuto, Cuneaz, Marchisio (43'st Furgato),
Luci (33'st De Ceglie), Rossi, Criscito, Giovinco (44'st Del Prete), Paolucci, Maniero.
A disposiz.: Trini, Di Cuonzo, Volpe, Chiazzolino.
Allenatore: Chiarenza.

Arbitro Salati di Trento.

Note: Ammoniti Pisani (Juventus) e Polverini (Roma); angoli 5-5.

:: キアレンツァ(試合前夜のコメント)
「準決勝はいつも重要なライバルとの対戦だよ。
去年はインテルだったし、その前はローマだった。
そのローマ戦ではヴィアレッジョでそれまでなかったほど魅力的な試合をしたんだ。
我々はパッラディーノとバルトルッチのゴールで勝った。
私はこれまで運命が私に微笑んだと言わなければならないだろうな。
ジャッロロッシはいつも強くハイレベルな戦いだよ。
我々は最後の30メートルが得意で、彼らはかなりしっかりとした形がある。」

2月27日(月) 決勝戦 JUVENTUS - JUVENTUD
3位決定戦 ROMA - SIENA

Viareggio, Juve in finale.

I bianconeri in semifinale hanno travolto la Roma 4-0 con reti di Zammuto, Cuneaz, Paolucci e Maniero. Lunedì sfideranno gli uruguaiani della Juventud: possono trionfare la quarta volta di fila.

Un dominio assoluto. Un gol su azione d’angolo – zuccata notevole di Zammuto -, nella tradizione delle partite più bloccate, uno con un’azione straordinaria di Cuneaz, il tris di Paolucci prima del riposo per chiudere la partita. E poi il poker di Maniero in apertura di ripresa per spegnere qualsiasi velleità la Roma potesse aver coltivato nel chiuso dello spogliatoio. Forte di un 4-0 nettissimo, la Juventus irrompe nella finale del 58° torneo di Viareggio. Sarà la sua quarta consecutiva, e arriva dopo tre successo in fila. Un dominio assoluto, marchiato Chiarenza (due successi suoi dopo quello iniziale di Gasperini): l’allenatore che ormai tutti vorranno conoscere e scoprire. E’ riuscito in un’impresa che alla fine del primo tempo della gara d’esordio di quest’anno (2-0 per l’Anderlecht) sembrava impossibile. Invece, come ha ribaltato quella partita così ha rimescolato il torneo: nessuno più è riuscito a opporsi alla Juventus, che ha travolto ogni avversaria, persino la Roma campione d’Italia in quella che sembrava (e per molti è stata) la vera finale anticipata del Viareggio.
Lunedì i ragazzi di Chiarenza si giocheranno il torneo, gli tocca la Juventud (che ha stracciato a sua volta il Siena: 3-0). E come tutte le finali sarà una partita delicatissima… per di più contro una squadra sudamericana (uruguaiana) guidata da una volpe amante del difensivismo: Ribas. Sarà davvero una partita a scacchi, e sarà bello vedere se Chiarenza deciderà di giocarsela come sempre, partendo a tutta velocità, oppure se deciderà di aspettare l’avversario per stanarlo. Prima di guardare a lunedì, però, vale la pena guardare al passato. Era il 3 marzo 2003, quel giorno la Juve dominò lo Slavia Praga in finale ma trovò il gol soltanto al 90’ con il giocatore più rappresentativo: David Chiumiento (su tiro-cross di Paro). A dieci anni da quello targato Del Piero, la Juventus vinceva a Viareggio. Sono passati tre anni e la Juve è ancora in finale, rischia il poker dopo aver fatto a pezzi (il termine è duro, ma è successo davvero, in barba a ogni pronostico, visto che la squadra di De Rossi è campione d’Italia e ricchissima di talenti) la Roma.
Lunedì i bianconeri cercheranno il record, ma il successo del club è nei fatti. Basta scorrere i nomi dei giocatori che hanno aperto questo filotto tre anni (e quattro edizioni) fa: sono tutti calciatori professionisti: in serie A Mirante, Paro e Gastaldello a Siena, Piccolo alla Lazio (dopo aver cominciato con la Reggina); in serie B Cassani a Verona, Konko e Zeytulaev a Crotone; hanno giocato in serie C Pederzoli e Bartolucci alla Torres, insieme a Urbano (anche quella finale la guardò dalla panchina), in Francia è finito David Chiumiento, al Le Mans, dopo un anno a Siena. Dispersi per ora sono Marco Brighi (al Rimini), Luca Scicchitano (Ravenna), mentre Ruben Olivera si sta riprendendo da un brutto infortunio con la maglia della Juventus. L’uruguaiano, vera stella del vivaio bianconero che lo pescò però a 19 anni, ha timbrato con 18 presenze e 4 gol lo scudetto di Capello la stagione scorsa. Tutto questo per dire che vincere il Viareggio è solo un passo nella costruzione di un trionfo vero, che è la costruzione dei calciatori, il lancio dei campioni. Dalla prossima stagione le norme Uefa imporranno che 4 giocatori tra gli iscritti alle Coppe provengano dal vivaio. La Juventus, a differenza di altri club, è pronta, e questa lista lo dimostra. Giovinco, Cuneaz, Maniero e gli altri protagonisti e di oggi possono attendere, possono crescere (fondamentale quando si parla di giovani): Viareggio è il diploma da appendere in camera e mostrare agli amici, ma dalla prossima stagione cominceranno a studiare per la laurea. Il nostro calcio li aspetta.

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