2005年01月13日

L'Italia vuole gli Europei ma deve cambiare stadi

Accordo Berlusconi-Carraro per ottenere il torneo 2012 di calcio:
«Faremo impianti piccoli, moderni, privati»

ROMA - Il calcio italiano e pronto, il governo pure, gli stadi no. Perche l'Italia ottenga l'organizzazione degli Europei del 2012 servono nuovi impianti. ≪Piccoli, confortevoli, multifunzionali e soprattutto privati≫, l'indicazione di Franco Carraro. Pienamente sposata da Silvio Berlusconi e Gianni Letta, incontrati ieri mattina a Palazzo Chigi dal massimo responsabile del pallone: le societa di calcio che si occuperanno di realizzare i nuovi impianti (da sole o in accordo con eventuali sponsor) avranno agevolazioni creditizie, non fondi a pioggia. D'altra parte, come ha insistito ieri Carraro, ≪e ormai accertato che chi investe in uno stadio privato, costruendoselo o ristrutturando quello che gli viene dato in lunga concessione, si garantisce una fonte di reddito formidabile≫. Certo, bisognera ragionare in termini opposti al programma elaborato per i Mondiali di Italia '90. ≪Allora - ha spiegato ancora il presidente della Federcalcio, che all'epoca era nell'organizzazione del torneo - si commisero due grandi errori: non si pote prevedere lo sviluppo televisivo del calcio, che ha drasticamente modificato il prodotto; si opero ovunque nell'ambito delle amministrazioni pubbliche, che hanno altre logiche≫. In vista del 2012 (entro il 21 luglio sara consegnato all'Uefa il dossier definitivo, a novembre la stessa Uefa assegnera la ≪precandidatura≫ a tre nazioni, solo a dicembre 2006 verra ufficializzata la scelta definitiva), cambiera tutto. Anche i costi, ovviamente. Per gli stadi del '90 si spesero mille miliardi di lire, per quelli che verranno e previsto un investimento doppio: un miliardo di euro. E se l'Uefa dovesse poi bocciare l'Italia, preferendo la Francia (che pero potrebbe rinunciare per non compromettere la candidatura ai Giochi olimpici dello stesso 2012) o un altro dei Paesi in lizza (Croazia-Ungheria, Grecia, Polonia-Ucraina)? Non hanno dubbi Carraro e Gianni Letta, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio da ieri ufficialmente grande mediatore tra il pallone e Palazzo Chigi (≪Gli Europei che in estate hanno portato il Portogallo ad aumentare il Pil di un punto sono importanti anche per la politica di rilancio turistico del Paese: il governo nella mia persona coordinera ogni iniziativa per ottenere l'assegnazione≫). A prescindere dalla decisione finale dell'organismo europeo, gli stadi vanno rinnovati. Quelli attuali sono inadeguati non solo alla nuova filosofia del tempo libero (una struttura sportiva deve vivere sette giorni su sette, grazie a svariate attivita collaterali) ma allo stesso fenomeno calcio, che secondo le analisi della Figc e sempre piu televisto anche a causa della scomodita e della scarsa sicurezza degli impianti.
Carraro sogna un campionato d'Europa allargato da 16 a 24 squadre, innovazione che consentirebbe all'Italia di articolare la manifestazione del 2012 non su otto citta, ma addirittura su dieci o dodici: diciamo pure Roma, Milano, Torino, Genova, Trieste, Firenze, Bologna, Napoli, Cagliari e Palermo. Sono realta che in parte si stanno attrezzando (San Siro e gia
remaquillato , la Juve avra presto uno stadio tutto suo) o prima o poi lo faranno.
L'Olimpico sara un problema? ≪C'e un progetto del Coni per affidarlo in gestione a Roma e Lazio≫, ha detto Carraro. Che, piuttosto, ha colto l'occasione per invitare il suo movimento a una grande compostezza: ≪L'Uefa ha fatto della lotta alla violenza e al razzismo una delle sue bandiere: tra le tante cose che sosterranno la nostra candidatura deve esserci anche l'evidente volonta di combattere tutte le espressioni violente≫. Di Canio e soci sono avvisati.

Artemio Franchi
FIRENZE
CAPIENZA 47.282 posti, tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1931, ristrutturato nel 1990
COSA FUNZIONA
Manto o.k., impianto bello e di tradizione, progettato dall’architetto Nervi e sotto l’egida dei Beni culturali
COSA NON FUNZIONA
Visibilità scarsa dalle curve, è in piena città, misure di sicurezza non adeguate. Ha la copertura solo in tribuna centrale

Sant'Elia
CAGLIARI
CAPIENZA 23.000 posti a sedere (provvisoria)
ANNO DI COSTRUZIONE
1971
COSA FUNZIONA
Parcheggi ampi e misure
di sicurezza adeguate
COSA NON FUNZIONA
Struttura provvisoria con tribune mobili sulla pista di atletica: dovrà essere completamente ristrutturato, senza pista e con tribune vicine al campo

Giuseppe Meazza
MILANO
CAPIENZA 83.679 posti, tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1927, ampliato e ristrutturato
nel 1955 e nel 1990
COSA FUNZIONA
Ottima visibilità da ogni angolo,
privo di pista atletica, copertura totale, facilmente raggiungibile
COSA NON FUNZIONA
Manto erboso non all'altezza, struttura vecchia e spazi interni non utilizzati

Nereo Rocco
TRIESTE
CAPIENZA 32.000 posti tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1992
COSA FUNZIONA
Moderno, ottima visibilità, completamente coperto, niente pista
di atletica, ideale per il calcio. Struttura «anti bora». Parcheggi funzionali
COSA NON FUNZIONA
Problemi di visibilità dalle prime file, necessità di adeguarsi a partite importanti

Delle Alpi
TORINO
CAPIENZA 67.229 posti, tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1990, verrà ristrutturato
e portato a una capienza
intorno ai 35/40.000 posti a sedere
COSA FUNZIONA
Manto erboso buono
COSA NON FUNZIONA
Ha la pista di atletica, visibilità praticamente nulla nelle prime file, comunque scarsa quasi ovunque

Luigi Ferraris
GENOVA
CAPIENZA 40.122 posti, tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1927, completamente ricostruito
nel 1990
COSA FUNZIONA
Stadio all'inglese, l'ideale per il calcio: visibilità ottima
COSA NON FUNZIONA
In piena città, difficile da raggiungere, assenza di parcheggi,
misure di sicurezza inadeguate

Renato Dall'Ara
BOLOGNA
CAPIENZA 39.444 posti, tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1927, ristrutturato nel 1990
COSA FUNZIONA
Bello e di tradizione, visibilità discreta nonostante la pista di atletica,
manto ottimo
COSA NON FUNZIONA
Troppo vicino al centro città, misure di sicurezza inadeguate. Struttura vecchia, è coperta soltanto la tribuna centrale

San Paolo
NAPOLI
CAPIENZA 75.000 posti, tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1959, poi ristrutturato,
ampliato e coperto nel 1990
COSA FUNZIONA
Scenografico, manto erboso efficace, strutture esterne adeguate
COSA NON FUNZIONA
Campo troppo distante dalle tribune, visibilità scarsa
soprattutto al primo anello

Renzo Barbera
PALERMO
CAPIENZA 37.000 posti tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1932, ristrutturato nel 1990
COSA FUNZIONA
Bello e scenografico, visibilità buona, non c'è la pista di atletica,
stadio ideale per il calcio
COSA NON FUNZIONA
Struttura vecchia,
infrastrutture inadeguate,
misure di sicurezza non all'altezza

Olimpico
ROMA
CAPIENZA 85.000 posti, tutti a sedere
ANNO DI COSTRUZIONE
1952, poi ristrutturato
e coperto nel 1990
COSA FUNZIONA
Bello e scenografico,
manto erboso perfetto
COSA NON FUNZIONA
La pista d’atletica causa scarsa visibilità, quasi nulla nelle curve. Difetta
di misure di sicurezza all'esterno

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